Sogno di una notte di piena estate -16.7.09-
Una settimana, tre anni fa, due soli per far iniziare tutto quanto, e solo ora mi rendo conto di come ogni volta sono stupida a cadere sempre nella stessa trappola, per ricordare senza poter muovere un dito se non guardare, fare solo ciò che mi è consentito da inutili dettagli sociali che in realtà neanche esisterebbero...
We're all right where we're supposed to be...
Siamo tutti dove ho già scritto che saremmo stati...inutilità e sogni di vane speranze, dove forse io sono l'unica inconsapevole di questo, fonte di idee impossibili che si realizzano in assurdità e lampi di consapevolezza...
Che la notte porti consiglio, che mi porti ricordi che non saranno dimenticati, in elogio ad un regalo di compleanno di tanti anni fa...
Ora tutto volge alla fine, tanto sognata quanto ormai dimenticata, e in un attimo, in questa notte buia e consolante, il ripensare a quel dolce universo mi fa riflettere su tutto quello che ho creato, quel giorno, per noia forse, per precisione, ma l'inevitabilità dell'evidenza in fronte a me, quella matita come solo tu mi avevi spinta ad usare, sconcertante ai miei occhi mi ha catturata in un istante in un momento di solitaria indifferenza, per colpire ancora alle spalle in memoria di una strana giornata, uno strano anno e una strana catena di eventi omonimi che mi hanno portata fino a qua, e se solo sapessi quanto la mia anima reagisce alla tua vista, tu, che con i miei canoni non hai nulla in comune, tu, che non so niente di come sei arrivato a questo e tu, che forse un giorno mi aiuterai di nuovo, tu, che con il tuo nome hai subito sconvolto la mia vita, chissà se solo non avessi mai scritto saresti stato, e di te ora non mi rimangono che piccoli brandelli di ricordo, intessuti di pensieri e sogni, idee e racconti, emozioni incompatibili e avventure inesistenti, solo col pensiero a te mi avvicino solo per pensare, sconvolta, per immaginare e straci male, ma la lontananza di te sarà un dolore pregnante, intriso di ma e forse, di chissà e di esami di coscienza, come se non ce ne fossero stati abbastanza.
We're all right where we're supposed to be...
Siamo tutti dove ho già scritto che saremmo stati...inutilità e sogni di vane speranze, dove forse io sono l'unica inconsapevole di questo, fonte di idee impossibili che si realizzano in assurdità e lampi di consapevolezza...
Che la notte porti consiglio, che mi porti ricordi che non saranno dimenticati, in elogio ad un regalo di compleanno di tanti anni fa...
Ora tutto volge alla fine, tanto sognata quanto ormai dimenticata, e in un attimo, in questa notte buia e consolante, il ripensare a quel dolce universo mi fa riflettere su tutto quello che ho creato, quel giorno, per noia forse, per precisione, ma l'inevitabilità dell'evidenza in fronte a me, quella matita come solo tu mi avevi spinta ad usare, sconcertante ai miei occhi mi ha catturata in un istante in un momento di solitaria indifferenza, per colpire ancora alle spalle in memoria di una strana giornata, uno strano anno e una strana catena di eventi omonimi che mi hanno portata fino a qua, e se solo sapessi quanto la mia anima reagisce alla tua vista, tu, che con i miei canoni non hai nulla in comune, tu, che non so niente di come sei arrivato a questo e tu, che forse un giorno mi aiuterai di nuovo, tu, che con il tuo nome hai subito sconvolto la mia vita, chissà se solo non avessi mai scritto saresti stato, e di te ora non mi rimangono che piccoli brandelli di ricordo, intessuti di pensieri e sogni, idee e racconti, emozioni incompatibili e avventure inesistenti, solo col pensiero a te mi avvicino solo per pensare, sconvolta, per immaginare e straci male, ma la lontananza di te sarà un dolore pregnante, intriso di ma e forse, di chissà e di esami di coscienza, come se non ce ne fossero stati abbastanza.
Commenti
Posta un commento