White Darkness - Chapter One

La luna si confondeva nera nel cielo notturno, nascosta dalla luce delle bianche stelle. Il suo satellite, invece, stava già quasi per calare, privando le strade della sua luce grigia. Quanto mi manca quella sua luce purpurea... I miei occhi ciechi ormai non vedono più di chi gli occhi non li ha più. Un giorno nuovo si sta aprendo, un nuovo giorno su questo nuovo mondo che siamo costreti a chiamare casa. Ricordi di colore si affollerebbero nella mia mente, se solo il computer nella mia testa non fosse in bianco e nero. Ma ho imparato ad eluderlo da anni, e posso ancora ricordare e immaginare i colori. Almeno di notte.
Era il 2153 sulla Terra quando la Natura si rivelò in tutta la sua rabbia, cacciandoci dal suo pianeta. Non molti umani si salvarono. L'errore più grande che fu commesso dalla razza umana fu tentare di dominare il pianeta con le macchine per produrre nuovo petrolio, nuovo carbone, nuovo ossigeno. Il risultato fu solo che le persone vicine ai disgregatori di massa poterono spostarsi a bordo della Nike, la più grande conquista fino ad allora, la "Terra pensile" costruita sull'acciaio e spedita nello spazio. Quel centinaio di sopravvissuti partì così alla volta di un nuovo pianeta.
Ora siamo nel 16 a.E., after Earth, a soli 16 anni da quel 2401 in cui i sopravvissuti misero piede su NewSkin, questo enorme satellie di una stella spenta che ci dona sollievo dalla luce di notte. I nostri soli sono Castore e Polluce, la prima è la stella più vicina a noi, un sole ormai freddo la cui massa occupa un terzo del cielo, mentre Polluce, piccola e lontana, ci dona il calore. Molte cose sono diverse da quando la vita degli uomini si svolgeva sulla Terra. Su NewSkin non ci sono le stagioni, solo una successione infinita di giorno e notte in parti uguali, per giornate di 30 ore complessive. Gli anni sono di 365 giorni nei 12 mesi, ma solo per comodità, per non dover di nuovo istruire tutti ad un diverso sistema di misurazione del tempo. Le feste sono rimaste, ma hanno perso di significato. Le religioni sono state abbandonate, solo poche persone credono ancora in qualche dio, la maggior parte della gente venera la Scienza, che salvò il genere umano dalla Grane Distruzione Naturale. Nuovi cibi, nuove piante.
Io sono nata nel 2396, ancora sulla Nike, nell'ultimo anno bisestile, il 29 di febbraio. Ho 21 anni ma non festeggio il mio compleanno. Ogni anno è una tortura, è sempre più lungo. Sono passati ormai due anni da quando il Consiglio Imperiale ha bandito l'uso dei colori. NewSkin era una fonte di colori, colori che andavano oltre la la molteplicità dei toni della Terra, varianti di porpora, verde, blu talmente sorprendenti che nessuno era stato in grado di dargli un nome. La luce di Castore li faceva risplendere nelle quindici ore di giorno. Qualcuno li venera, Castore e Polluce, donatori di luce e calore. Oggi il mondo è racchiuso in una tonalità di grigi, la chimica ha prodotto una polvere che ha privato NewSkin dei colori, e ci hanno obbligato ad assumere una pillola perlacea che ci ha resi parte di un film anni '50. Anche senza pillola, il mio mondo avrebbe perso comunque il suo colore.
Mentre il computer nella mia testa carica i dati di Franz, i suoi ricordi, privi di colore, apro il mio palmare di controllo e abilito lo schermo di Protezione. Alla nascita, ai bambini viene inserito un nanocomputer nella testa, regolatore della nostra vita, ci permette di vivere adattando il nostro fisico a NewSkin e ai suoi sbalzi di gravità, alla differenza tra la luce accecante del giorno e il buio solido della notte, 30 °C di giorno e poco più di 20 sottozero di notte. Al computer si può accedere grazie al palmare di controllo, affidato ai genitori fino al 18° anno. L'usanza di applicare il computer è in vigore dal 2 a.E., il tempo di sviluppare la tecnologia e applicarla brutalmente anche ai non neonati. I ricordi in bianco e nero già appaiono nel mio iride, ma lo schermo di protezione non è ancora attivato. Sbrigati, non potrò resistere molto senza colorarli... 91... 93... 96... 99... 100%, libera di ricordare il biondo dei tuoi capelli e il blu dei tuoi occhi, quei grandi occhi azzurri che da subito mi colpirono, seducendomi nel profondo. Sei il mio ultimo ricordo a colori, il sangue che esce dal tuo cuore, tra le mie braccia, trafitto dal colpo di laser di luce di tua moglie, una donna che diceva di amarti ma che tu sapevi essere con te solo per le tue potenzialità, per i soldi che avrebbe potuto fare vendendo te e le tue ricerche al Consiglio Imperiale. Da quattro anni ero la tua amante, quattro anni in cui non era più Castore a dar vita ai miei colori, nè Polluce scaldava la mia anima, ma il tuo amore. Tu, che combattevi per la libertà di colore, tu che avevi quasi trovato la soluzione all'eterno grigio, tu sei stato ucciso, il tuo computer smagnetizzato, le tue ricerche bruciate, la memoria di te cancellata dalla storia di NewSkin. Ma i miei ricordi di te non sono mai stati nel computer, rimangono sinapsi elettriche nei miei neuroni, e calore nel mio cuore a metà. Lei è stata insignita del Sigillo Imperiale, ora parte del Consiglio con diritto di veto, mentre io fuggo ogni giorno dalla polizia di controllo, dopo aver disabilitato il sistema di posizionamento. Ora che i miei amici e parenti mi hanno rifiutata, abbandonata, diseredata, la mia famiglia sono gli amici di Franz, fuggitivi come me. Ad oggi, 4 maggio 16 a.E., la mia missione è distruggere il Consiglio Imperiale e riportare il colore nel mondo, realizzando il sogno di Franz. Poi Keira sarà mia, e la sua vita subirà la fine che merita, soppressa dai colori che ha vinto nella prima battaglia.

Che la guerra grigia abbia inizio.

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