The Real Holding out for a hero

Ancora un'altra volta le mie parole hanno preso vita, ingannandomi ancora una volta, prendendosi gioco di me e dei miei desideri... peccato che i desideri sono la cosa più pericolosa...
Quelle cinque righe, quelle parole che tre anni fa mi spaventarono a morte, incredibile trasposizione di ciò che è adesso la mia vita, incredibile realtà che è stata fantasia, illusione, soltanto parole e pixel sul mio schermo, frutto di un amore ormai perduto, di uno sconvolgimento che non potrò dimenticare, ma ricordare ad ogni anniversario, e per onorarti, scrissi la prima parte di Holding out for a hero...

Ma quelle prime cinque righe mi spaventarono, mi spaventò l'idea che il mio futuro potesse davvero essere così, che davvero fossi presa male con gli esami, con il mio gatto Oreste, dopo aver abbandonato tutto, abbandonato movimenti che per tredici anni sono stati quotidianità, e che ora sono solo un dolce ricordo... e ora, ora che tutta la mia vita è alle spalle di ottobre, ora io ho un gatto, io ho abbandonato quei movimenti, quelle terre che credevo di odiare e che in realtà tanto porto nel cuore, che bramo di vedere, che vorrei solo sognare...

Se solo ancora accadesse che le mie parole diventassero realtà, che almeno si riercuotano solo su di me, non sugli altri, per quanto mi diano indicazione di persone fidate, non potrei mai predonarmi di vederle soffrire a causa mia... possa io riportare tutto alla normalità di un anno fa, in cui tutto questo era solo una speranza, in cui tu saresti rimasto un pensiero, un'utopia, un'immagine nella mia mente, senza volto, senza persona... chissà che nella sicurezza delle mie quattro pareti riesca a trovare me stessa, tra la luce delle candele e il profumo dell'incenso, tra parole ormai prive di potere e carte rivelatrici di ciò che sarà, il mio inno è a tutti coloro che hanno la bontà d'animo di sopportare questa visionaria che forse ha sbagliato tutto, ma che è convinta che non sarebbe molto più giusta in un qualunque altro posto della terra.


E se non fosse stato per quel gioco di sguardi dalla tribuna, non sarei qua, e non avrei nulla di tutto ciò. Mi hai regalato tantissimo, chissà che un giorno riesca anche a scoprire la verità su noi due, su tutte quelle immagini, visioni, sogni che da sette anni ormai hanno tinto di blu la mia anima, portandomi ad inseguire sogni su sogni, fino all'ultimo, per farmi rendere conto che non sono così tanto come te come ho sempre creduto, che tu non saresti potuto rimanere, ma io non me ne sarei mai dovuta andare... i rimpianti che avrei avuto sarebbero stati tanti quante le lame che sento adesso dentro di me per aver lasciato tutto... per cosa? Per un sogno che adesso è un incubo? Per trovare delle persone che forse un giorno potrei chiamare amici? O forse solo per vedere che esistono ancora delle coincidenze, e che sono quelle da seguire, e non i sogni...

Un giorno forse lo scopriremo.

Non mollare mai, nessuno ti sosterrà...
Non smettere mai di credere, tutti vorranno forgiarti a propria immagine e somiglianza...
Dei tuoi ideali fai propaganda, non dimenticare mai di pensare, non mentire a chi ti ama, cerca sempre di ottenere il massimo per te stesso e non per un motivo assurdo...
Smetti di vivere nel mondo di tutti e chiuditi ogni tanto nel tuo...

Mi perderò di nuovo nei tuoi occhi, lo so...

Commenti

Post più popolari