Origin of Symmetry

Avrei voluto scrivere una bella cosa, tipo un elogio come i bei vecchi tempi sotto l'effetto di Patrick.
Avrei voluto parlare di deserti desolati dai cieli eburnei, con alberi di metallo che crescono dal suolo.
Avrei voluto immaginare un mondo morbido e curvo, in cui le linee rette non esistono, le punte, gli spigoli e i coltelli non esistono.
Avrei voluto pensare cosa sarebbe successo se quel mattino di tanti anni fa, tanti anni fa, avessi preso in mano il coltello.
Avrei voluto sapere cosa sarebbe successo.

Ora, immaginiamo una terra sconfinata, in cui la luce è solida e diffusa, e basta aspirarla via per avere la notte. Immaginiamo un mondo in cui le persone non hanno occhi, e tutti vedono con la mente, ognuno in un modo diverso, ognuno colori diversi, e nessuno saprà mai davvero dire quale sia la realtà. Un mondo in cui l'amore è sacro, in cui il cuore è impuro, in cui l'anima è corrotta, un mondo degenerato, un mondo risucchiato.

Potrebbe essere il mondo in cui tutti gli incubi prendono vita, gli incubi di tutti, che per alcuni sono sogni, e allora sarebbe il mondo perfetto, senza vita.

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