On a day like this.

tratto da un appunto datato 27.9.2011, 17:37

La pagina bianca mi ha spaventata diverse volte, alla ricerca delle parole perfette, e forse una volta le ho davvero avute, ma non oggi, un giorno strano, un giorno in cui i sogni attecchiscono particolarmente alla mia anima, un giorno in cui cose meravigliose sono accadute, molte avvengono e molte devastazioni di luoghi, corpi e persone non si possono fermare. Un giorno che sembra già annunciare l'autunno inoltrato, ma l'aria è ancora calda, satura dei profumi dei tralci di vite e della legna tagliata, per combattere il freddo dalle proprie stufe, della linfa degli alberi che rallenta, delle foglie che delicatamente cadono a terra, delle rondini che volano verso cieli più blu. Ogni anno questi profumi mi hanno attesa, di ritorno da scuola, un luogo che ho amato e odiato, ma sempre visto come una grande occasione da sfruttare, a seconda delle possibilità che mi offriva, delle persone che mi poneva davanti ogni giorno, creando situazioni indimenticabili e amicizie eterne, amori che credevo non sarebbero mai finiti... e tra queste sinfonie di profumi torna alla mente Letters to Juliet, film tinto di rosa di non troppa importanza, se non fosse per una singola affermazione, che mi ha fatto riflettere. Il vero amore è quello che fa attraversare gli oceani. Oh, dolce è l'amore che ti attende sull'altra sponda, amaro è il pensiero che non sia là ad attenderti, ma se la più piccola speranza illuminasse la fine del viaggio, potrei attraversarlo molte volte, l'oceano, solo per abbracciare la persona che ci rende completi, insignificante nell'universo e quella senza la quale l'universo stesso potrebbe finire senza creare alcun disturbo. Se ad aspettarmi ci fosse l'uomo con cui voglio passare la mia vita e con cui voglio invecchiare, supererei tutti gli oceani, tutte le montagne e tutti i deserti ogni giorno. Ma quei giorni di gioia ancora non arrivano, e mi ritrovo sola, su un tronco di legno che mi ha vista crescere, vivere, ridere e piangere, a curare le ferite di un cuore sofferente, stretto nell'artiglio della solitudine, mentre il mio gatto, lui che una volta mi ha salvata da me stessa, lui ora dorme, come se il suo mondo finisse alla punta della sua coda, ignaro, forse, della tristezza che attanaglia la mia mente e la mia anima da ormai troppo tempo, o perfettamente conscio di ciò, e consapevole che nessun suo gesto può placare del tutto tale malinconia. Oppure soltanto preferisce dormire, pensando che i sogni sono meglio della realtà.
Questo non è un giorno come gli altri, domani sarà passato un mese da una giornata incredibile, condivisa con un'amica come poche ce ne sono e con un'altra persona che spero mi diventi tanto cara da voler almeno attraversare la Manica per vedere, da voler guadagnare un amico. Ma oggi, oggi ricorre l'anniversario della prima volta che vidi davvero l'uomo per cui, da nove anni a questa parte, attraverserei il mondo più volte al giorno, solo per un momento passato con lui. Lui, l'uomo per cui sono andata via di casa, seguendo la direzione che mi aveva indicato, sperando che alla fine di quella ferrovia ci fosse lui ad aspettarmi, ma non c'era nessuno, e nonostante tutto per rivederlo ho volato e ho sofferto, e ne porto ancora oggi il peso. E il peso che grava sul mio cuore non è quello di un mese fa, ma è quello di una ragazzina di quasi 13 anni che, seduta nella macchina di un'amica che sta scomparendo, vide un volto tra molti e capì che lui avrebbe voluto vedere al proprio fianco, per tutti i giorni della vita, fino ad essere l'ultimo viso che avrebbe visto prima di morire. Ora, con la poca saggezza che si può avere a 22 anni, mi chiedo se non mi fossi sbagliata, e il peso grava ad ogni parola sempre più. Se non fosse la verità, se fosse solo un profondo desiderio, ma che tale deve rimanere? E se l'uomo della mia vita avesse quegli occhi verdi che mi accolsero alla fine della galleria dei miei sogni, un anno fa? Oppure non è nemmeno lui, e spero solo di poterlo riconoscere, magari in un'affollata metro di Londra, o andando in posta nel luogo più sperduto del mondo. Spero solo di poterti trovare, un giorno.

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