And a happy new year

E buon anno nuovo.

Il 2014 non mi ha dato molte cose belle. Anzi, sono più quelle che mi ha tolto e che probabilmente non mi restituirà più rispetto alle bellissime cose che mi sono successe e soprattutto alle persone. Sono partita con due amiche e un amore, si sono sbugiardati da soli tutti e tre, e sono finita con tre amici e un amore, questo già più onesto. È stato un anno difficile, lungo, fermo, che mi è passato tra le dita senza capire perché. Sicuramente sarà stato altrettanto per molti, se non peggio. Almeno posso dire di avere delle gran belle note positive. 
Scoprire che le persone a cui ti apri non sono oneste con te è molto brutto, e per quanto sia meglio scoprirlo che non sapere la verità, sarebbe meglio non incontrarla proprio questa gente. Mi sono lasciata trasformare in qualcosa che non sono soltanto per essere accettata. Sono regredita alle faide dei tempi delle elementari e delle medie in cui non dicevi ad una persona che ti stava sulle palle, no. 
Te ne lamenti alle sue spalle.
A 23/24 anni.
Eh sì, bella mossa.
Mi hanno dato dell'immatura, della incapace, della debole, della "accecata dall'amore" e forse hanno ragione. Però ammetto questi difetti, ognuno ne ha. Ognuno, tutti quanti. Nessuno è perfetto e proprio per questo ognuno ha la propria testa, con le proprie idee e i propri pensieri.
Ognuno è diverso.
Ogni dramma è enorme, ogni problema un disastro. Ogni caos una guerra. Ogni litigio una faida.

Non ne ho più voglia. Datemi pure della pigra, ma i miei buoni propositi per quest'anno consistono nell'evitare di farmi venire il nervoso a causa delle persone che mi circondano. Non ho voglia di persone che invece di sostenermi mi criticano. Non ho voglia di sentirmi dire che i miei problemi sono niente quando non riesco ad uscirne. Non ho voglia di farmi sentire inferiore solo perché sto cercando di fare quello che mi piace e di non fare ciò che non voglio fare.

Il 2014 mi ha perseguitato fino all'ultimo, ha tentato di fermarmi. Quando è iniziato, un anno fa, pensavo che fosse il mio anno. Il 14 è sempre stato il mio numero di maglia, pensavo funzionasse. Pensavo male. 
La giornata è stata un fail dopo l'altro. Stranamente libera dai dolori post-allenamento, ho avuto svariati problemi di minima entità, ma quando non riesci a fare davvero NIENTE come vorresti, capisci che c'è qualcosa che non va. Finalmente, con tipo un'ora e mezza di ritardo cause varie ed eventuali, esco di casa, borsa e zaino per la notte in spalla. A un chilometro da casa una buca. Una delle mille che prendo al giorno in auto. E la macchina inizia a mugolare a tratti. A piangere come un cagnolino triste. Ho pensato che avrei lasciato la mia Puntina nell'anno vecchio in qualche parcheggio (nella migliore delle ipotesi) facendomi venire a recuperare dal Nerd. Grazie a qualcuno/qualcosa lassù raggiungo la mia destinazione. Sono talmente agitata che non riesco a parcheggiare la macchina. E non era un parcheggio difficile. 
Poi ci si mette la caviglia. Signori, non avevo problemi ad una caviglia dal lontano 2001. È venuto a braccarmi per fermarmi a Capodanno. Qui stiamo male eh. Vabeh, tanto staremo seduti tutta la sera, passerà.
Seee, passerà. Credece.
Locale abbastanza bello, un po' freddo per i miei standard ma sono anche vestita leggera. Iniziamo col prosecco e il buffet, e ok. Siamo ancora pochi. C'è anche un marmocchietto salsicciotto dalla faccia buffa e gli occhi sgranati. Ha un bowtie. È Matt Smith con il grugno di Peter Capaldi. Odio i bambini ma lui potrebbe salvarsi.

Poi arriva lei.
La Strega Cattiva.
La Strillatrice Impazzita.
La Latteria Al Vento.
"Non ti avevo detto che c'era lei" era un avviso fondatissimo.
Mai vista. Mai scatenato tanto odio per qualcuno in così poco tempo. 

Non sono propriamente una persona tranquilla, specialmente se ho una giornata in cui va tutto storto, ma il mio Nerd era riuscito a calmarmi e a ribaltare la giornata. È dono di pochissimi. Di solito falliscono miseramente causa l'incredibile fastidio che riesco a provocare nella gente.
Ci sediamo, ordiniamo ad un cameriere che, povero, a lui è capitato il nostro tavolo, ma anche lui, ahimè, non privo di difetti. Ore 21.00/21.30 circa: portano antipasti e secondi a caso, tranne che alla madre del suddetto marmocchio panzerotto Time Lord Wannabe
Poi il nulla.
Nessun piatto servito fino alle 23.20 circa. Ma questo non è il peggio.
Latteria inizia a bere. Poco, ma senza cibo il tasso alcoolico sale.
Latteria diventa Strillatrice Impazzita.
Vuole fare esposti, suona le trombette, molesta i camerieri. Il tutto ad un tono di voce talmente elevato che al marmocchio che dormiva e non s'è svegliato hanno dato il Nobel al Sonno Pesante. 
Con le portate scaglionate ad un certo punto arriva la lasagna della madre del suddetto Time Marmocchio with Nobel che ovviamente, non c'ha più fame e la passa al Nerd che pure lui l'aveva ordinata.
Non sono per la violenza, nè tantomeno sulle donne, ma uno sberlone a Latteria Strilleria tipo mamma col figlio ce stava. Mangiare mentre una prende a parole chiunque fa salire la bestemmia facile. E lì ho dovuto tenere il Nerd.
Abbiamo avuto un primo momento di pietà verso le orecchie quando le è arrivata la tagliata "al sangue, molto al sangue" con l'ovvio commento "praticamente cruda". Na bestia morta e basta. E grazie all'evoluzione, non possiamo mangiare e strillare. 
La tagliata al sangue molto al sangue è finita presto. Troppo presto. Prima che arrivassero i miei gommaCalamarettiRipieni. Se non fosse per il Nerd e un po' di autocontrollo (ma soprattutto l'adorato NerdinoDelCuore-NerdinoDell'Ammore) giuro l'avrei insultata o peggio, attaccata col coltello che avevo in mano. 
Ieri Latteria Strilleria ha esagerato. Lei e la sua scollatura esagerata con le tette al vento piazzate proprio davanti a me. Lei, che a inizio cena disse "dai amore, facciamoci un selfie da mandare agli amici di Abdul". Lei, che avendo studiato filosofia può dire che cosa succederà tra due loro amici (con il commento "ma il futuro lo legge nelle bocce?" cit. L'Ale e la risposta "no nei cazzi", probabilmente vera).
Lei, che ha veramente frantumato i coglioni a chiunque anche a chi non c'era.
"Bella la serata?"
"Sì, ma se ci fossero stati un 20 dB in meno sarebbe stato meglio"

Ma alla fine dei conti, sapete cosa mi voglio ricordare veramente di ieri sera?
Gli abbracci teneri e l'arrivo dei primi amici nonchè sorella del Nerd.
Quel momento col Nerd fuori dal bagno a far scrocchiare la caviglia.
Quando siamo arrivati a casa (sempre del Nerd) e mi sono messa il pigiama lavata struccata.
Sono arrivati i suoi e ci hanno brevemente raccontato la serata.
Abbiamo messo su The Dark Knight Rises, visto la prima scena dell'aereo e poi abbiamo fatto la nanna. Tanta nanna insieme.
Ho dormito benissimo...

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