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I giorni iniziano a scorrere lenti. La scelta di avviare un programma ben conformato crea dipendenza dalla normale amministrazione della vita stessa. La cosa non può continuare. Noia è la scelta più adatta. In attesa della fine, ci illudiamo di punti cardine che soltanto scandiscono il nostro countdown all'ultimo giorno. Futilità è diventata legge. In un'aula gremita i diversi pensieri prendono forma, integrandosi l'un l'altro in un concreto essere di luce, mentre i desideri degli altri creano distruzione, nelle loro vite c'è la sottrazione della nostra. La scelta di determinate parole nella comunicazione integra le scelte fatte con uno stimolo impercettibile alle azioni altrui, determinando stati d'animo differenti in relazione alle scelte altrui. Perchè sono le scelte che realizzano gli esseri. La presenza di indolenza crea anime inutili, nella determinazione di una salvezza data ad una selezione naturale, dove forse siamo gli esseri meno avanzati. 
E poi ci circondiamo di cose.
Gli oggetti come droga, come determinazione di uno status sociale conformante la persona e le relative conseguenze sono spaventose, governate dall'apparenza. La creazione di un gruppo sociale potrebbe realizzare delle diverse attualità, realtà collegate e completamente distorte, legate da un filo rosso che ne determina l'esistenza. Un'incredibile rete di correlazione governa il mondo. Ed è la possibilità di alternanza che crea la bellezza del mondo.
Un mondo popolato di persone.
In fondo, viviamo per le altre persone, spendiamo soldi per le altre persone, amiamo un'altra persona. E non c'è nulla di meglio, alla sera, di una coperta e il proprio uomo al fianco, lasciando fuori da casa la dipendenza dagli oggetti, dalle altre persone, da un passato che cerca di riportarti ad altre dipendenze. La scelta di affrontare un altro evento del genere porta altre implicazioni, a livello morale. Le possibilità di dieci anni fa ancora mi inseguono, tirandomi con i suoi invisibili tentacoli di pensieri in un mondo che ho creato io stessa, ma che ho abbandonato per tornarci, per metterci soltanto la testa quando questo mondo è troppo buio. Ma questo universo necessita di cure. Le persone al suo interno non conoscono più questa nuova me stessa, i giardini son colmi di erbacce e gli edifici mostrano un'arretratezza non degna della loro consistenza immateriale di immaginazione. Le acque che lambivano i prati più non scorrono, prive della loro sostanza impalpabile di magia. Perchè è di questo che si parla, quando si intende la mente e le persone. Non capirai mai quanto una persona che ti ama possa sopportare finchè per lui non rinunci al tuo stesso passato, e questa scelta potrà cambiarti fino alla fine dei giorni.

Commenti

  1. eheh... il valentino ispira il nulla. La cosa divertente è che mentre scrivevo avevo una faccia così convinta che la prof pensava prendessi appunti sul pc... invece la ignoravo pubblicamente sul web.

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